domenica 3 ottobre 2010

Sorridimi con l'iride

Assunto di base, e pian pianino, ne assumi altro e fai il tuo partito. In che destinazione non si saprà mai, ma l'importante è essere presenti (e dopo questa fase finalmente lo senti). Vedi già correre l'atleta acculturato, quello a cui dire "Complimenti! Ti vedo abbastanza informato quest'oggi". Gli altri oggi è il solito stupido, la solita mente che solitamente ti fissa mentre parli e ripete quanto detto. Quale detto? Chi non dorme non piglia pesci? E' errato, ed è un maledetto.
Parlo con te che spari a zero, e non ricarichi il caricatore: sei un militare fallito, concedimelo. Vai per la tua strada. Vivi sotto i ponti, o vendi la carne, ma ricorda che rimarrai in bilico tra essere pontefice ed essere carnefice, e se tanto mi dà tanto, di tanto rimane così poco che mi sentirò truffato. Mi rimarrano gli indumenti e una gatta da pelare che mi farà compagnia finchè quest'ultima non capirà le mie intenzioni. Camminerò pensando di pensare di tornare sui miei passi, per capire poi di essermi girato in tondo. In centro incontro l'atleta acculturato, ferito dalle mie parole, ed impaziente così tanto che non può essere il paziente di nessun terapeuta. Adesso fa una vita da cani, a tal punto che scondisola con il suo pianoforte a coda, ma la melodia è un guaito che mette nei guai. Meglio un abbaio che non un abbaglio, anche se questo suono mi mette in subbuglio. In realtà cerco un sorriso che in finzione mi sogno e mi allieta la dormita. Molto dolce e ben zuccherata, è la sua voce che evade e sprigiona versi, si propaga gratuitamente per la sala e sposta le tende , o tende a colpirmi, non credo per farmi male. E' un piacere dalla mia carità alla sua carezza, ma è dalla sua verità che giunge amarezza e mi riporta alla mia verità senza delicatezza. Sono le assonanti dell'assassinio della poetessa dal potere del comando per il potere fare qualcosa di più. Ma bastava aggrottare le soppraciglia e leggere quel riso da gustare, ilare meno di Ilaria che, poverina, non c'entra niente, neanche l'obbiettivo. E a proposito di questo, guardalo, ridi , e immortaliamo da viventi questa foto insieme.

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