sabato 18 settembre 2010

Se le segui sono regole, se le prendi sono tegole.


Cosa ci dice il giorno se non «Buongiorno!»? (Di essere è un tantino egocentrico). Allora doveva succedere qualcosa, ma il Consiglio non aveva stabilito a quale velocità, ogni quanti chilometri all'ora dovesse cambiare il mondo, ma facciamo venti, forti e devastanti tanto da causare una tromba d'aria a cui manca un trombone ed un sassofono per sentire un Blues trascinante da Dio (anche se si dice sia molto difficile da raggiungere casa sua, ogni volta che sento "stiamo andando a casa di Dio, ci perdiamo irrimediabilmente). Comunque , è un ascoltatore divino, e questo lo rende un sommelier particolare. Fu lì che capii di voler entrare in un circolo, possibilmente culturale e non vizioso, perché poi si diventa dipendenti (con uno stipendio misero), non si perde il vizio, e i peli li voglio ancora tutti.
Nel salotto del jazz club, c'erano operai che tentavano di avvitare le luci, e quelli che provavano ad evitare gli illuminati, tanta gente in giacca e cravatta, ma senza camicia e pantaloni, e tanti volti noti, uno dei quali capovolto (probabilmente era il loro leader). Tutto ben arredato: Divani, tappeti, nastri, colonne decorate e colonne sonore a fare da leitmotiv inadatto, perché per l'Adagio il tizio al mixer aveva perso lo spartito (un movimento politico rivoluzionario, forse anarchico) mentre andava in bagno. Poverino, da allora lo chiamano "cacofonico", che crudeltà. Qualcuno suona un preludio, da cui ne consegue un ludio, che per mancanza di una "C" non è tanto giocoso, ed ecco che il pubblico si annoia. E lì che penso «Mi manca l'aria», così esco e vado a trovarla. Non la vedevo dal giorno che vidi la sua tromba e decisi di entrare in quel club. La vedo un pò pallida e le chiedo se per caso sia ammalata, ma lei mi risponde con nervosismo (che cavoli suoi non se ne fa mai) che è a casa, e mi dà dell'imbecille. Mi offendo e vado a casa, e mi accorgo che c'è Aria. Diavolo! Mi ero dimenticato mi avesse detto che fosse lì. Completo disordine, lo indosso, tanto Sordine non se ne accorge, e mi reco all'inaugurazione delle associazioni strane e delle false congetture. Tanta, troppa gente timida, iniqua e superficiale tanto da non pensare mai a fondo di qualcosa, ma indossando occhiali a fondo di bottiglia, facendo investimenti a fondo perduto, e paradossalmente ,toccando il fondo di loro stessi. Ed eccomi di nuovo in crisi, cosa devo fare? Leggo una rivista (l'avevo già letta) dove v'era scritto «Bisogna costituire le basi di una nuova vita». Avendo l'altezza e il diviso due, decido di ottenere queste basi, e vado a costituirmi. Finalmente sono in prigione, posso evadere dalla realtà.

martedì 14 settembre 2010

Usa lo spazzolino e sarai identificabile


Avviamento Onirico. Ovviamente percorro il corridoio, sebbene non corra. Mi attrae una porta e quindi le sbatto contro. Probabilmente indossavo una calamita. Apro, e dentro la stanza ci sono tutti i personaggi chiave con i loro schiavi (personaggi non chiave) che tengono i loro padroni sulle spalle, diventando portachiavi. C'è fresco, e mi saluta. Questa persona distesa, dà un bacio a Stesa e viene a salutare per sentirsi in forma. Quanto è salutare! Procedo alle tentazioni , e divento un peccato capitale, anche se ancora non mi hanno specificato di quale Stato. E comunque non voglio uno stato , voglio un sarà, perchè guardo il futuro, e un pò lo compiango. Addio, caro Turo!
Lascio la stanza, e lei si infuria. Un pò la capisco, 5 anni di relazione. Ma alla fine avevo bisogno di una pausa per riflettere, e mi sono inginocchiato di nuovo. Mi metto a meditare e dico a me stesso qualcosa, ma non riuscendo a trovarmi, parlo con il passante di turno, che aveva appena fatto il cambio con il suo collega. Sono argomenti interessanti: si parla del più e del meno, e da lì capisco ch'egli era un matematico. Era noioso, ma molto di più finché non decise di offrirmi un caffè. Firmo il contratto e mi compiaccio del mio nuovo bar, esposto sul mare. Guardo bene,e gli dico "Ciao!" , poi guardo il mare. E' bellissimo, ma c'è corrente di pensiero alternativo contro le avanguardie storiche (ritenevano fossero troppo anziane per controllare il castello) e vi fu una protesta, che paradossalmente anche se era una protesta era fatta con i piedi. Non c'era autorevolezza, soltanto una cavallerizza gestita davvero bene. Vero Bene poi, era un veterano e lo conoscevano tutti, quindi perchè dovevano mandarlo via? Ma si sa , esistono tante generazioni costituite da caratteri diversi, di frasi, di citazioni ed aforismi . Torno al bar ma non c'è più. Forse non me l'hanno rubato, può essere che non lo trovo, perché ogni tanto (ma devo ancora definire questo ciclo di tanto) il suo indirizzo me lo scordo, ed è difficile da riaccordare. Volevo un caffè, questo me lo ricordo, e vado presso una macchinetta, che mi dice "prelevare la bevanda". Capendo di aver sbagliato qualcosa, torno indietro nel tempo a qualche minuto e levo la bevanda, me la gusto e gli altri 4 sensi. FInalmente mi sveglio e mi ritrovo menomato, così capisco che mi è caduto il cuscino piumato, che nervi! Nervi saldi, Nervi saldi! Chi ne vuole è il miglior periodo per comprarli.

domenica 12 settembre 2010

Domenica di me

Solfato di ognuno di voi. Il vostro destino è tenue, e danza perché. Ché sembra lusingata della cosa, casta quanto basta a stare a piedi pagina. I pensieri percorrono la mia testa, mi superano e raggiungono il traguardo a tal punto: lì. Chi non si sveglia e pensa "oggi cambio vita"? La chirurgia non è ancora arrivata a questi risultati, provate a cambiar polmoni, perché i polmoni sono di coloro oscuro, per chi non rinuncia alla sua sigaretta, o la sua sigastorta, a seconda dei casi (riusciti e archiviati).
Successo alle porte, ma mi secco ad aprire, perchè mai dovrei appassire? Appassionarmi, semmai, di una matita dov'è? Chiamatela , che non risponde evitare tragedie. La mattina bevo lattice e cerotti, perchè chiusa una ferita si apre una feritoia. E ancora c'è chi mi chiede quale sia la formula bruta dell'amore:  passione, trasporto, sogno, giudizio per chi non vuol salire,  lacca due o per gli scaltri, altritudine altra e mai sopra la vetta, stolta e quindi ancora in possesso di facoltà di intendere (un nuovo corso di studi per terroni, abitanti della Terra lavica). Lavora industria. Io lavoro in Italia. A pranzo mangio le mani perché. Ché adesso si sente offesa, ma le darò un bacio sul fronte, poco prima che venga crivellata di proiettili. Piango un pò perché. Non se lo meritava.
Se oggi mi guardo vuol dire che ho cambiato corpo, e in questa nuova veste spero che la fantasia buona. Adoro l'aranciata.



venerdì 10 settembre 2010

Desueto il Galeotto


Qual era uno dei migliori piloti al mondo. Le qualità di Qual erano note in ogni parte del globo. Chi diceva do, chi diceva mi, chi diceva "si, è proprio bravo!". Entusiasti i suoi genitori che non lo hanno privato di nulla, infatti era molto pubblico. Così decise che avrebbe intrapreso la carriera da medico, ma Qual disse a Così di farsi gli affari suoi. Lo fece, tanto da divenire multimiliardario. Qual capì l'antifona, allorchè indisse un corteo contro la deplorevole F.O.N.A. , Figa O Niente Amore. Indignato, decise che il dignato non era l'abito più appropriato, e mise la tunica, ovvero la tua persona sola nel suo genere.
Era infuriato (non era molto deciso sul come vestirsi). Questo era il suo tallone di Achille (si , aveva perso il suo e se lo fece trapiantare), e sebbene  ne fosse consapevole , Sapevole doveva tornare a casa, e lo lasciò da solo. La casa di Solo aveva un aspetto inquietante, perchè si era riempita. Qual ricordava quei tempi in cui era ancora inquiepoche., con quel profumo tipico, per fumatori professionisti. Tra la nebbia e la pioggia, fece "cheese". La foto con le due ragazze era venuta bene. Si era fatta notte, e Notte non l'aveva presa molto bene, si sentì usata ed umiliata, perciò Qual volò per mete lontane, giovani e vigorose, asciutte, ma ben riposte, lodevoli e mai saccenti sulla e quando è congiunzione.